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Firenze, 24 novembre 2023 – Il film è “Pappa e ciccia” del 1982, la scena è quella memorabile con Paolo Villaggio e Pippo Santonastaso passeggeri e Lino Banfi veste i panni del comandante Tombale in un volo charter. Ecco, mercoledì scorso a Peretola sembrava di essere dentro quella pellicola. Ma stavolta niente risate, solo tanta rabbia.
“A causa della scarsa lunghezza della pista” ben 35 passeggeri sul volo Firenze-Barcellona della Vueling sono stati fatti scendere “per rendere l’aereo più leggero e consentire il decollo” sono state le parole comunicate ai passeggeri già comodamente ai loro posti e pronti per arrivare a destinazione.
«In Toscana abbiamo due scali, Pisa e Firenze. Se qui non si risolve il problema della pista inutile tenere aperto l’aeroporto perché crea più disagi che servizi, è palesemente sottodimensionato e inadeguato. Meglio puntare tutto su Pisa” dice il professore Raffaele De Caterina, direttore dell’Unità Operativa Cardiologia 1 dell’Azienda ospedaliero-universitaria Pisana, uno dei 35 passeggeri lasciati a terra.
Ma la sua odissea è iniziata ben prima del volo. “Siamo stati in attesa per 45 minuti prima dell’imbarco al gate 8, in un’area ridottissima, un rettangolo che avrebbe dovuto ospitare un massimo di 50 persone e che ne ha dovute accogliere oltre 150” racconta spiegando che a Peretola “c’è un evidente problema di inadeguatezza degli spazi per i passeggeri, non degno di un aeroporto europeo”. Secondo il professore, quindi, l’Amerigo Vespucci presenta due diversi problemi. “Le sale d’imbarco sono dei ’granai dove si accumula la gente’ ma basterebbe ampliare gli spazi per dare più accoglienza e comfort” spiega. E questo sarebbe un problema di veloce e facile risoluzione. “Le problematiche connesse alla pista corta sono palesi nelle giornate di vento e maltempo, voli cancellati, dirottati o come nel mio caso passeggeri a terra. Mercoledì scorso ben quattro voli hanno avuto problemi” racconta.
“Abbiamo atteso 80 minuti a bordo per poi sentirci comunicare che il volo non poteva partire per il vento forte e che in 35 dovevano restare a terra” spiega ancora raccontando che tutti sono stati fatti scendere e tornare in sala d’imbarco dove un’addetta ha spiegato i motivi del disguido e poi comunicato i nomi degli ’eletti’ costretti a non partire” dice De Caterina che, nella disavventura, si ritiene fortunato. “Sono stato accompagnato a Roma in autobus e da lì ho preso un volo da Fiumicino” commenta. Da Toscana Aeroporti fanno sapere che, viste le condizioni meteo “molte compagnie hanno dovuto alleggerire il peso al decollo”, mentre la compagnia Vueling, contattata da La Nazione, al momento non ha commentato la disavventura del professore e degli altri passeggeri.
Forte vento e disagi a Peretola, “Aerei più leggeri per il decollo”. In 35 restano a terra dopo ore d’attesa
Firenze Forte vento a Peretola, "Aerei più leggeri". 35 restano a terra dopo ore d’attesa GN