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La Fondazione Marino Marini esplora l’arte e la burocrazia in una realtà instabile.

La Fondazione Marini, nata per valorizzare il patrimonio dell’artista Marino Marini, è stata commissariata a causa di irregolarità nella sua gestione. Il prefetto di Pistoia ha nominato un commissario per risolvere le problematiche. Da anni si generava una controversia riguardo al trasferimento delle opere dalla sede di Pistoia a Firenze. Nel 2019, il museo di Pistoia venne chiuso e alcuni dipendenti furono licenziati. La Fondazione contestò il vincolo imposto dalla Soprintendenza sulle opere di Marini. Il Tribunale Amministrativo confermò il vincolo, ma il Consiglio di Stato lo annullò nel maggio 2023. In seguito, la Fondazione decise di trasferire le opere a Firenze, ma il sindaco di Pistoia e il notaio Marrese si opposero e chiesero il commissariamento. Ci fu anche una controversia riguardo alla modifica dello statuto della Fondazione, che portò all’estromissione della componente pistoiese dal cda. Riguardo al futuro, si propone di creare un nuovo museo Marini nell’ex convento di San Lorenzo a Pistoia, ma nel frattempo la Fondazione Caript propone di ospitare le opere nei suoi musei. Il destino delle opere e del patrimonio di Marini è ancora incerto, ma si spera che ritornino tra il pubblico.

Fra arte e carte bollate, la Fondazione Marino Marini nelle sabbie mobili

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