La Via Crucis di Lachapelle, Sacro e profano come Warhol.
Il fotografo americano David Lachapelle è arrivato a Firenze per ricevere il premio alla carriera alla XIV Florence Biennale. Lachapelle, famoso per le sue foto che combinano sacro e profano, omaggio e dileggio, presenterà anche il suo ultimo lavoro sulla Via Crucis, realizzato in collaborazione con il rapper Tedua. Lachapelle ha dichiarato che il suo maestro Andy Warhol, con cui aveva iniziato a lavorare a New York, è stato una grande influenza per lui. Il fotografo è felice di questa sfida e di trasmettere attraverso le sue foto la sofferenza e l’emotività della Via Crucis, e ha scelto di collaborare con Tedua per il suo stile. Durante il suo soggiorno a Firenze, Lachapelle si è ispirato passeggiando nel giardino di Boboli e ammirando la Pietà non finita di Michelangelo nel museo dell’Opera del Duomo. Lachapelle rivela che è stata la sua visita alla Cappella Sistina a 17 anni a fargli decidere di diventare artista. Sull’argomento della guerra a Gaza, Lachapelle afferma che tutto era già stato annunciato nella Bibbia e che non si dovrebbe essere sorpresi da tante guerre in corso.
Il sacro e il profano. La Via Crucis di Lachapelle nel solco di Andy Warhol
Firenze La Via Crucis di Lachapelle, Sacro e profano come Warhol. GN