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Storia della direttissima in treno Roma-Firenze e il controverso percorso tramite Valdarno.

Il libro ‘In treno da Roma a Firenze’ di Edoardo Mori ricostruisce la storia della ferrovia diretta Firenze-Roma, la cui ideazione risale al 1800. Prima dell’avvento delle ferrovie, l’itinerario principale per raggiungere Roma da Firenze era attraverso Siena e Bolsena, seguendo l’antica Strada Consolare Cassia. Nel corso del XIX secolo, molti studi furono dedicati alla diffusione delle ferrovie in Italia, tra cui uno del 1845 che prevedeva anche una possibile linea da Firenze a Roma. Tuttavia, la costruzione delle prime ferrovie in Italia fu un processo complesso e spesso soggetto a discussioni politiche ed economiche. Nel Granducato di Toscana, si costruì la Strada Ferrata Leopolda tra Firenze e Livorno, mentre la linea da Arezzo a Roma fu oggetto di controversie sul tracciato. Alla fine, la ferrovia segui il percorso attraverso la Val di Chiana, con una diramazione che si congiungeva alla linea Roma-Ancona. Il tratto tra Arezzo e Orvieto fu aperto nel 1859 e successivamente esteso fino a Roma, rappresentando un importante passo nella creazione di una rete ferroviaria nazionale in Italia. La costruzione delle ferrovie in Italia richiese anni di sforzi e risorse finanziarie per essere completate e connesse in un’unica rete. Nel 1981, venne approvata una legge per il finanziamento del completamento del quadruplicamento del binario sulla linea Firenze-Roma.

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