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Arezzo, la peggiore provincia toscana per la raccolta differenziata. Dati sul compostaggio a livello comunale.

La Toscana continua a registrare una crescita nella raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani nel 2022, raggiungendo il 65,68% dei rifiuti prodotti. Questo supera l’obiettivo del 65% stabilito dalla normativa vigente. Nonostante miglioramenti significativi, la provincia di Arezzo si posiziona all’ultimo posto nella regione con il 55% di raccolta differenziata, al di sotto della media regionale. Anche la provincia di Grosseto ha un rendimento inferiore alla media, con una percentuale del 55,79%. Nessun comune aretino rientra tra le eccellenze regionali, ovvero quei comuni che riescono a superare l’80% di raccolta differenziata. I dati mostrano che i migliori risultati si registrano nell’Ato Toscana Costa, con oltre il 70% di raccolta differenziata, seguito dall’Ato Toscana Centro con il 68%. Tra le province, Lucca si distingue come la più virtuosa con il 76,943% di raccolta differenziata, mentre Arezzo si posiziona al di sotto dell’obiettivo con il 55%. Solo nove dei 36 comuni aretini raggiungono o superano il 65% di raccolta differenziata, con Capolona e Civitella che si distinguono con percentuali superiori al 70%. Gambassi Terme è il comune toscano con la percentuale più alta di raccolta differenziata nel 2022, pari al 90,15%. Complessivamente, 44 comuni toscani superano l’80% di raccolta differenziata, ma nessuno di essi si trova nella provincia di Arezzo.

La Toscana centra l’obiettivo differenziata. Ma Arezzo è la provincia peggiore, i dati per comune

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