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La Toscana raccontata dall’Informatore, una guida completa.

Due ricerche condotte da Nomisma e Irpet per Unicoop Firenze hanno analizzato i consumatori toscani e le loro abitudini di acquisto. Nonostante la crisi economica e i problemi legati all’inflazione e al carovita, i toscani mantengono alcune certezze, sono attenti all’origine dei cibi e preferiscono acquistare prodotti alimentari locali. Il 39% dei consumatori toscani acquista quotidianamente cibi e bevande toscane, rispetto al 30% della media nazionale, e un altro 39% lo fa una o due volte a settimana. Questa scelta è motivata dalla volontà di sostenere l’economia del territorio, dall’abitudine familiare e dalla percezione di alta qualità dei prodotti toscani. L’agroalimentare è il settore più influenzato da questo comportamento, con il 74% che cerca l’origine toscana per la frutta e la verdura, il 72% per l’olio extra vergine di oliva, il 68% per la carne, il 59% per i formaggi e i salumi e il 57% per il vino. Un altro aspetto importante per i consumatori toscani è la sostenibilità. Il 53% dichiara di essere disposto a pagare di più per prodotti rispettosi dell’ambiente. La distribuzione può giocare un ruolo fondamentale in questo processo, offrendo prodotti green e equi, collaborando con imprese agricole sostenibili e proponendo sconti sui prodotti a basso impatto ambientale. Unicoop Firenze è impegnata in Toscana e nel 2022 ha prodotto un indotto di quasi 1,2 miliardi di euro per l’economia regionale. In termini occupazionali, l’azienda dà lavoro a oltre 14mila persone. Nonostante oscillazioni e problemi economici legati al prezzo del petrolio e delle materie prime agricole, il settore agroalimentare toscano continua a crescere e nel 2022 ha registrato un aumento del 36% delle esportazioni rispetto al 2016, rappresentando il 6% del totale dell’export regionale.

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