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Litorale in pericolo, devastati gli stabilimenti, appello per il salvataggio.

La violenta mareggiata sulla costa massese ha causato danni per più di 2,5 milioni di euro agli imprenditori balneari. In particolare, gli 140 stabilimenti balneari presenti in otto chilometri di costa sono stati gravemente colpiti. Uno dei bagni, chiamato Marchini, è addirittura inagibile a causa dei danni strutturali causati dall’erosione del mare. La presidente del Consorzio balneari Massa, Itala Tenerani, stima che i danni imprenditoriali si aggirino intorno ai 2,8 milioni di euro, un costo che mette a rischio la sopravvivenza delle attività balneari. Questo danno economico viene ulteriormente aggravato dall’incertezza sul futuro delle concessioni, causata dalla questione della Bolkestein. Gli imprenditori balneari si chiedono se vale la pena investire migliaia di euro senza la certezza di un periodo di ammortamento dell’investimento. Oltre a ciò, l’articolo sottolinea l’importanza di prendere in considerazione la crisi climatica che contribuisce all’intensità e alla frequenza di eventi come questi. Gli imprenditori chiedono di essere inseriti nello stato di emergenza nazionale e richiamano l’importanza di proteggere il litorale con opere strutturali che difendano la spiaggia. Inoltre, l’articolo menziona la necessità di impegnarsi nella pulizia delle spiagge, dal momento che il mare ha trasportato diversi materiali spiaggiati come legno, lavarone e sfalci di potature. La pulizia degli arenili è a carico dei balneari e richiede un notevole sforzo economico.

L’agonia del litorale. Stabilimenti devastati, “Se non ci aiuterete stavolta è davvero finita”

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