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Stabilimenti devastati, “Se non ci aiuterete stavolta è finita.” L’agonia del litorale.

La costa massese è stata colpita da una violenta mareggiata che ha causato danni per oltre 2,5 milioni di euro agli imprenditori balneari. In particolare, gli 140 stabilimenti della zona sono stati danneggiati, alcuni in maniera così grave da renderli inagibili. Uno dei bagni più colpiti è il Marchini, le cui strutture sono pericolanti e non è possibile accedervi per valutare i danni interni. Oltre all’erosione causata dal mare, gli imprenditori devono anche affrontare l’incertezza riguardante il futuro delle concessioni balneari dovuta alla situazione della Bolkestein. Si teme che gli investimenti fatti possano non essere sufficientemente garantiti e che la scadenza del 2024 possa comportare ulteriori complicazioni. Nonostante ciò, la zona non è stata dichiarata in stato di emergenza nazionale, nonostante l’importante ruolo che la crisi climatica ha avuto nella situazione attuale. Gli imprenditori balneari chiedono maggiori dettagli sulle gare d’appalto per comprendere come affrontare questa situazione. Inoltre, si sta procedendo alla pulizia delle spiagge, gravemente danneggiate e coperte da diverse tonnellate di materiale spiaggiato. Tale operazione è a carico dei balneari stessi, rappresentando un ulteriore impegno sia per loro che per la collettività. Si prevede che il mare rimanga mosso per diversi giorni a causa del libeccio, pertanto si richiama l’inserimento della zona nello stato di emergenza nazionale. Si sottolinea anche l’importanza di attuare lavori strutturali per proteggere il litorale, al fine di preservarne la spiaggia e consentire il normale funzionamento degli stabilimenti balneari.

L’agonia del litorale. Stabilimenti devastati, “Se non ci aiuterete stavolta è davvero finita”

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