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80enne torna dal pronto con referto sbagliato di una bambina.

Una donna di nome Sonia Benini ha scritto una lettera all’Urp dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest in cui racconta la sua esperienza al pronto soccorso di Livorno con suo padre ottantenne, definendolo “l’anticamera dell’inferno”. Nonostante abbia elogiato il personale che lavora nel pronto soccorso e la loro dedizione verso i pazienti, ha denunciato le lunghe attese e la disorganizzazione del servizio. Sonia racconta di essere entrata alle 11 del 15 ottobre e di essere uscita solo alle 21,40, con un avvicendamento di personale che ha portato a dimenticare i pazienti. Critica anche l’unico medico a disposizione e si chiede se il sindaco, i medici e i dirigenti assistenziali vanno al pronto soccorso quando si sentono male.

“Mio padre di 80 anni è tornato dal pronto soccorso con il referto sbagliato, era quello di una bambina”

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