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Omicidio Duccio Dini, il Comune difende l’accusa in tribunale.

La Corte di Assise di Appello di Firenze ha riaperto il processo per l’omicidio di Duccio Dini. Dopo aver confermato la condanna del conducente dell’auto coinvolta nell’incidente, la Corte di Cassazione ha stabilito che quattro dei sette imputati avrebbero dovuto ricevere un’attenuante. La Corte di Assise di appello ha quindi ridotto la condanna da 25 a 22 anni di reclusione. Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha espresso la sua solidarietà alle famiglie delle vittime e ha sottolineato la fermezza nella condanna dei comportamenti criminali. L’assessora all’avvocatura del Comune, Titta Meucci, ha dichiarato che nonostante non potessero contestare le decisioni della Corte di Cassazione, l’amministrazione comunale ha voluto dimostrare la sua vicinanza alla famiglia Dini e la sua intolleranza verso condotte criminali che minacciano la sicurezza della comunità cittadina.

Omicidio Duccio Dini, l’avvocatura del Comune in aula

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