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Morto il banchiere Pacini Battaglia, simbolo di Tangentopoli

Pierfrancesco Pacini Battaglia, conosciuto come “Chicchi”, è morto all’età di 89 anni. Era uno degli uomini simbolo di Tangentopoli, coinvolto nella corruzione politica in Italia negli anni ’90. Originario di Bientina, era un banchiere e uomo d’affari. Durante le indagini di Mani Pulite, è emerso il suo coinvolgimento nella gestione di fondi neri delle grandi aziende, in particolare dell’Eni, il colosso petrolifero statale. Era considerato uno dei protagonisti delle maxi-corruzioni internazionali scoperte durante l’inchiesta. Dopo essersi costituito, ha rivelato informazioni importanti riguardanti mediazioni multi-milionarie per il gas algerino, il petrolio libico e altri affari strategici. Inoltre, ha confessato di aver fatto arrivare in Italia almeno 50 miliardi di lire in contanti dalla Svizzera, che sono stati consegnati ai tesorieri del partito socialista italiano (Psi) e della Democrazia Cristiana (DC). È stato successivamente riarrestato e condannato per corruzione. Le sue battute e maledizioni, spesso aggressive, sono state documentate durante le intercettazioni ambientali e hanno fatto scalpore nelle cronache giudiziarie. Pacini Battaglia si era ritirato a vita privata e la sua villa di famiglia a Bientina verrà ristrutturata per diventare un centro culturale e sociale.

Pisa, morto il banchiere Pacini Battaglia, fu uno degli uomini simbolo di Tangentopoli

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