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Protesta al mattino presto in seguito all’allarme di arresto dei lavori di spurgo entro agosto

#firenze
Questa mattina, a Firenze, 30 aziende del settore spurgo hanno sfilato per le strade della città per protestare contro l’emergenza liquidi. Dopo la chiusura dell’impianto di depurazione dei liquidi di San Donnino, il capoluogo si trova senza un sistema per lo smaltimento delle fosse biologiche, mettendo a rischio attività commerciali, alberghi, uffici pubblici, condomini e ospedali. Il Consorzio Spurghisti Associati ha chiesto la riapertura dell’impianto e un adeguamento alla nuova normativa regionale. Hanno manifestato in vari punti simbolici della città per attirare l’attenzione della cittadinanza sul problema e chiedere risposte immediate dalla politica. Il Consorzio si è anche rivolto a Publiacqua per iniziare un dialogo e spera di superare l’atteggiamento di chiusura da parte dell’azienda. Vincenzo Adiletta, un associato del Consorzio, ha sottolineato le difficoltà quotidiane degli spurgo e l’impatto ambientale e finanziario di dover smaltire i liquami fuori provincia.


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notizia ispiratrice: Allarme spurghi, “ad agosto verso la paralisi”. Sfilata di protesta all’alba