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Redi condanna caffè e loda il vino toscano.

La conferenza intitolata “Vini e cibi alla corte medicea”, tenuta da Giovanni Cipriani, tratterà il tema dell’alimentazione alla corte dei Medici e il suo legame con la forma di governo. La conferenza conclude un ciclo di conferenze legato alla mostra “La ceramica di Montelupo e gli Uffizi. Una galleria di confronti”. Durante l’incontro verranno esplorati i cambiamenti nell’alimentazione alla corte medicea nel corso del tempo. Nel Quattrocento si consumavano principalmente carni arrostite senza verdure, considerate cibo volgare. Questo regime alimentare causava problemi come l’acido urico e la gotta, diffusi nella famiglia Medici. Successivamente, nel Cinquecento, le verdure, insieme al formaggio, furono introdotte nella dieta medicea, portando a un maggiore equilibrio alimentare. Nel Seicento, bevande come la cioccolata, il tè e il caffè iniziarono a diffondersi, sebbene Francesco Redi ritenesse che solo i vini toscani fossero un nettare prelibato. Giovanni Cipriani, professore di storia moderna e storia della Toscana all’Università degli Studi di Firenze, ha dedicato i suoi studi alla relazione tra alimentazione e stato di salute. L’assessore alla cultura, Aglaia Viviani, si aspetta una conferenza curiosa e interessante grazie alla presenza del professor Cipriani. La mostra “La ceramica di Montelupo e gli Uffizi. Una galleria di confronti” può essere visitata presso il Museo della Ceramica.

Quando Francesco Redi condannava il caffè e riteneva il vino toscano unico nettare prelibato

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