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Ritrovate porzioni rubate dell’Albero d’oro dopo un secolo

Grazie alla collaborazione del Nucleo Carabinieri per la Tutela dei Beni Culturali di Firenze, sono state recentemente ritrovate alcune importanti porzioni dell’Albero d’oro di Lucignano, un reliquiario considerato un capolavoro dell’arte orafa italiana. Questo recupero, a oltre cento anni dal furto del 1914, rappresenta un evento di grande importanza. Il ritrovamento è stato annunciato durante una conferenza stampa e ha coinvolto diverse figure istituzionali. Le porzioni recuperate includono quattro placche in rame dorato e argento smaltato, 16 ex voto in argento, una miniatura su pergamena e un cristallo di rocca molato. Il furto del 1914 aveva risparmiato solo piccole porzioni degli elementi più preziosi dell’Albero, che vennero successivamente ritrovati tra il 1927 e il 1929 nelle campagne di Sarteano, ma molte parti importanti rimasero perdute. Dopo il furto, l’opera è stata restaurata dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, completando il lavoro nel 1933. L’Albero d’oro rappresenta il mistico Lignum Vitae ed è alto 2 metri e 70 centimetri. È destinato alla chiesa di San Francesco a Lucignano, dove gli abitanti continuano a scambiarsi le promesse di matrimonio davanti ad esso. Il restauro dell’opera, finanziato dalla Regione Toscana, sarà gestito dall’Opificio delle Pietre Dure e includerà lo smontaggio delle parti per il restauro. Sarà un intervento complesso a causa della pluralità dei materiali utilizzati e delle necessità particolari dell’opera. Non è possibile stabilire tempi di conclusione precisi, ma si spera che l’Albero d’oro possa tornare a Lucignano completo entro la fine della prossima primavera.

Ritrovate porzioni perdute dell’Albero d’oro, erano state rubate oltre 100 anni fa

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