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Riassumi questo titolo tra 55 e 65 caratteri Sciopero generale Cgil e Uil, da Lucca 20 pullman e circa 2mila persone a Firenze

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Aderenza anche in provincia di Lucca per lo sciopero generale di quattro ore indetto oggi (17 novembre) dai sindacati Cgil e Uil, per chiedere un innalzamento dei salari e contrastare una legge di bilancio che, a loro avviso, non ferma il drammatico impoverimento di lavoratori e pensionati e non offre futuro ai giovani.

Molte le manifestazioni che si sono tenute in tutta Italia, da Lucca sono partiti più di 20 pullman per circa 2000 persone alla volta di Firenze, dove hanno fatto sentire la propria voce di fronte al palco allestito in piazza Santissima Annunziata.

Buona aderenza anche nel settore dell’attività industriale dove l’adesione ha raggiunto il 70 per cento dei lavoratori con punte del 100 per cento. Secondo la Uil la precettazione invocata dal ministro dell’interno Matteo Salvini, è stata un’arma ha doppia taglio ed ha convinto molti ad aderire allo sciopero.

Nel trasporto pubblico, qualche disagio nelle prime ore della mattina soprattutto per gli studenti che si recavano a scuola. Nel trasporto ferroviario in provincia di Lucca sono saltate 5 corse e sono stati registrati alcuni ritardi. Allo sciopero hanno aderito anche alcune scuole medie della provincia.

Chi si è schierato fin da subito contro lo sciopero è la Cgil che ha motivato la scelta con le parole del Segretario generale di Cisl Toscana Nord, Massimo Bani, “Non possiamo continuare a chiedere ai lavoratori il sacrificio di rinunciare a giornate di stipendio, e ai cittadini di subire disagi, soprattutto quando gli obiettivi si possono cogliere diversamente. Noi vogliamo stare al tavolo delle trattative per mettere a segno risultati concreti, quello che non ci va di questa manovra lo diremo in piazza, nella manifestazione del 25 novembre“.

Anche nella vertenza locale della polizia municipale di Lucca, Cisl ha recentemente preso le distanze da Cgil e Uil.
“Il concetto è identico – ha proseguito Bani -, si lavora per costruire laddove le basi ci sono, evitando sacrifici a lavoratori e cittadini. Anche nel caso della polizia municipale l’amministrazione comunale di Lucca ha fatto cose buone, sulle altre continua il confronto”.

“Della manovra del governo – ha spiegato Bani -, come ha dichiarato anche recentemente il segretario Cisl Luigi Sbarra, ci piacciono i passaggi relativi al cuneo contributivo e all’accorpamento delle due aliquote Irpef al 23 per cento, all’innalzamento a 8500 euro della no-tax-area anche per i lavoratori dipendenti. Sono esempi che rappresentano l’indirizzo delle nostre richieste. Però è sbagliata la stretta sulle pensioni. Inoltre è inaccettabile ridurre le aliquote e i rendimenti per le pensioni future per medici, infermieri, personale degli enti locali, maestre d’asilo. Sulla sanità sono importanti correttivi da inserire anche se bisogna riconoscere che il governo complessivamente non ha tagliato nel settore, direi tutt’altro”.

“Lo sciopero non deve essere un fine ma un mezzo, libero da moventi politici, e utile – ha sottolineato in conclusione Bani -. Se così non è, come nel caso di quello di oggi, e si fa ricadere il tutto sulle spalle del cittadino e del lavoratore, allora non ci stiamo, è sbagliato. Come sindacati siamo chiamati a lavorare per costruire, ed è precisamente questo il senso della nostra manifestazione nazionale a Roma del 25″.

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